domenica 29 marzo 2009

9° Triennale Internazionale del Mini -Tessile - Angers (F)


9th International Mini-Textiles Triennial
26 June–3 January 2010
Musée Jean Lurçat/Contemporary Tapestry - Angers - France


For the sixth time in Angers, the Jean Lurçat/Contemporary Tapestry Museum is presenting the International Mini-Textiles Triennial, from June to January 2010.

The theme artists have been asked to explore is "Water: With or Without?"



The first triennial was held in 1993 and for over fifteen years now the City of Angers and its Contemporary Tapestry Museum have been organising this eagerly awaited encounter between today's textiles and the public.
The smallness of the works is no obstacle to talent and diversity, with artists famous and less famous, young and not so young exhibiting side by side.Each of them creates a work based on thread or the idea of thread, whose size must not exceed 12x12x12 cm in surface or volume.
The works making up the exhibition are then selected by a jury of artists, experts, art historians and journalists. As a rule 300–500 artists submit works, of which around 50–70 will ultimately be seen by the public.
At the triennial the Jean Lurçat/Contemporary Tapestry Museum will also be exhibiting its mini-textile collection of more than 80 pieces, which has already been shown a number of times in France and abroad.


9° Triennale Internazionale del Mini -Tessile
26 Giugno–3 Gennaio 2010
Museo Jean Lurçat/Contemporary Tapestry - Angers - Francia

Per la sesta volta ad Angers, il Jean Lurçat / Contemporary Tapestry Museum presenta la Triennale del Mini-Tessile, da giugno a gennaio 2010 Il tema è "Water: With or Without?"

Le dimensioni delle opere non devono superare i 12x12x12 cm di superficie o di volume. Le opere che compongono la mostra sono poi selezionate da una giuria di artisti, esperti, storici e giornalisti. Di norma 300/500 artisti presentano le loro opere, di cui circa 50/70 alla fine saranno esposte al pubblico.


“Decongélation”, l’opera presentata da Giuliana Balbi alla commissione è stata accettata, verrà esposta al Jean Lurçat / Contemporary Tapestry Museum di Angers.



Giuliana Balbi lavora con l’intreccio, una base dunque che inerisce la fiber-art. Questa oggi, come ben sappiamo, abbraccia i materiali più disparati e si espande nelle più spericolate composizioni linguistiche. Di solito Giuliana Balbi usa striscioline di fotografie tra loro intrecciate con l’ausilio di fili di nylon, come un tessuto. La chiama infatti fototessitura. In questo caso, con “Decongèlation” si scosta da questi parametri, che non sono comunque vincolanti, in un lavoro di ricerca che di continuo cresce, si arricchisce e si modifica; ne conservano tuttavia in qualche modo l’eco, nei materiali, nel viluppo strutturale del piccolo oggetto che si condensa in un grumo di fili di nylon e silicone, tra cui si drizzano con funzione portante alcuni scintillanti fili di rame. Delicato e poetico rimando allo sciogliersi di un pugno di ghiaccio; l’acqua, elemento fondamentale della vita, e tema di questo evento, qui si è consolidata in ghiaccio, ma è sul punto di sciogliersi, aprendosi verso il suo naturale flusso liquido. L’opera chiaramente si pone come metafora di diverse condizioni psichiche nei comportamenti umani: stato di chiusura nel ghiaccio che comporta una stasi vitale, una cristallizzazione della mente e dei pensieri che da essa si generano e, nel contempo, con lo scongelamento, un desiderio di liberazione dalle costrizioni, di movimento sia fisico che psichico, che garantisce la sostanza della vita. Decongèlation, iniziando a sciogliersi, aspirando allo stato liquido, rappresenta dunque la volontà psichica di liberarsi dall’involucro del ghiaccio che paralizza, il bisogno dell’acqua allo stato puro, per vivere e pensare.

Maria Campitelli

Nessun commento: